lunedì 5 dicembre 2011

Trois couleuers: blog bianco

domenica, 12 febbraio 2006
 
L'albino entrò nel vagone, attese che si richiudessero le porte e cominciò con voce impostata
- Signori e signori non soono non un tooossico, non un criminaleee...
una musica sottile traspariva
- sooono sposato e hooo due bambiniii...
una cantilena ripetuta mille volte
- soono aaalbino e coome saaapete non veedo beneee...
a tratti dolce
- non poosso laavorareee...
eppure un chè di metallico si percepiva in quelle note improvvisate
- lo strooofinaccio maaangia pooolvere...
un'inquietante assenza di modulazioni 
- solo un eurooo...
che tuttavia catturava l'ascolto di tutti noi viaggiatori distratti dal dondolìo lento dei vagoni
- l'aaaccendigaaas multiusò...
dal lento brusìo di rotaie e funi e correnti elettriche
-solo un'euroooo...
non lo ascoltavamo veramente ma lasciavamo che quel suono metallico ci avvolgesse
- il caaane che abbaia peeeer i vostriii baaaambiniii...
rabbrividendo di quell'assenza che ci teneva tutti in pausa, in attesa di qualcosa da attendere
- il pooortachiaviii deeella fooortunaaa...
guardai il suo sguardo bianco immòto
-sooolo un eeeuro...
ghiacciato dal vuoto di quegli occhi d'avorio
- serve qualcosà signoriii...
che non guardavano, sembravano non vedere nessuno dei visi attoniti che lo circondavano
- serve qualcosà signoriii...
e non sentivo più le sue parole ma distinguevo a stento il suono piano della sua voce
- graaazie signori
la musica sottesa della sua filastrocca
- graaazie signori...
e infine  percepiii chiaramente quel che diceva, ogni parola ogni sillaba, le sue frasi di marmo
- Ho visto cose che voi umani neanche immaginate, astronavi in fiamme a largo di orione...
Il terrore mi bloccò per un momento, poi il treno si fermò ed io mi spinsi fuori.
La sua voce mi inseguì ancora un momento
- E' tempo di morire.

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