lunedì 5 dicembre 2011

old-fashioned

domenica, 08 gennaio 2006
 
L'amico appoggiava la testa al finestrino lasciando che la striscia di campi e colline gli sfiorasse la testa, penetrasse il suo orecchio come un suono che lasciamo penetrare senza dire o sentire. L'altro amico guidava e sparava cazzate veloci, rassicuranti di sorrisi e risate che non distraevano quel mattino di sole. Io dietro assaporavo il profumo del ricordo che quel momento sarebbe diventato, la campagna striata di vigne e frutteti la striscia gelida di azzurro che scorreva sopra di noi, le facce sparse e attonite che improvvisi ci spargevano di sguardi curiosi. L'amico guidava, parlava di donne , le sue , le nostre. La donna dell'amico al finestrino riusciva sempre a ghermirlo di un sottile brusìo.
Cos'è che non va - , ridendo chiedevamo senza aspettare risposte. E lui non rispondeva mai. Fumava e attraversava le nostre parole con lo sguardo bambino di chi vorrebbe scapparere da casa. Non scappava mai. Ogni volta ci attendevano parole di vino e risate e sfide a pallone...
" traversare una strada per scappare di casa
lo fa solo un ragazzo, ma quest'uomo che gira
tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo
e non scappa di casa."

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