lunedì 5 dicembre 2011

mattino venti deboli


venerdì, 06 gennaio 2006
 
befana
I had a dream...un incubo!  ho sognato di alzarmi per fare la solita pipì spacca sonno e ho intravisto la sua esile figura, curva vicino alla stufa elettrica spenta ormai da anni, che biascicava imprecazioni sui bei camini di una volta. Mi si è fermato il cuore e la pipì ha cominciato a sgocciolare lenta liberando la mia ipertrofica prostata. Si è voltata un momento e ho indovinato la faccia rugosa, il mento oblungo, il naso a becco. La Befana! ho detto ad alta voce. Il suo sorriso sardonico, il ghigno beffardo e ancora imprecazioni sulla demenza degli esseri umani mi hanno gelato il sangue ( ma almeno mi hanno bloccato la pipì). Ha continuato ad armeggiare vicino alla stufa, sinistra e terribile in quell'oscurità antica mostrandomi indifferenza e disprezzo.
Sono andato al cesso, finalmente. Poi, tremando ancora mi sono affacciato di nuovo lì dove l'avevo intravista. Sparita. Solo all'alba credo di aver ripreso sonno.
Ora mi alzo, prendo il caffè che Lucia ha lasciato in cucina a raffreddarsi. Entro in bagno e la sua voce mi raggiunge gelida:
- Chiudi quella cazzo di porta che ho acceso lo scaldino.
Buongiorno, penso. Sto per raccontarle lo spavento di stanotte...
- Potevi pure provare a darmi una mano stanotte ad aggiustare quella cazzo di stufa. Sono quasi congelata dal freddo. Ma tu pensi solo a te stesso, vivi nei sogni.
Io tiro un sospiro di sollievo. La Befana esiste davvero.

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